Sognate il Giappone, ma temete che il conto sia salato? Pensate di dover fare grandi rinunce per fare anche solo una settimana di viaggio? Sbagliato! Con qualche trucco da tanuki, potete viaggiare senza spendere una fortuna. No, non vi sto vendendo trucchi magici o guide miracolose, vi do solo qualche dritta assolutamente gratis se volete risparmiare qualche yen, in modo che possiate poi spenderli tutti in action figures e cibo!
Ecco quindi una specie di mini guida, che raccoglie un po’ tutti i vari consigli che trovate su tanukiexpress.it e non solo, per vivere il Giappone in modo autentico senza essere milionari!
Piccola avvertenza prima di iniziare: ricordate di portare nel vostro “bagaglio”, e questo vale per qualsiasi meta, sempre il massimo rispetto per la cultura, gli usi e le regole di ogni paese in cui andate.
Precisato questo, anche perché altrimenti vi togliamo il titolo di tanuki onorari, possiamo partire!

Dormire low cost, ma con un certo tanuki-style, tra futuro e tradizione
- Capsule hotel: lo so possono sembrare piccoli e angusti, ma c’è tutto l’occorrente, oltretutto sono puliti e futuristici e per qualche notte si può provare!
- Minshuku: si tratta di pensioncine a gestione familiare, possiamo dire che sono una specie di bed & breakfast, che vi offrono la possibilità di vivere l’esperienza della vita con famiglie giapponesi e cucina casalinga a prezzi ragionevoli!
- Ultima chicca: in certe aree rurali potreste trovare ryokan o templi che ospitano attraverso un’offerta. Proprio così. E’necessario richiedere l’ospitalità presentandosi all’ingresso della struttura; la tradizione poi vuole che tale ospitalità venga ripagata con un’offerta libera.
Ovviamente i classici hotel non sono da evitare, anzi guardando con un po’ di anticipo (ad es. su Booking o Japanican) si possono trovare prezzi molto interessanti, magari non in “centro città”, ma suvvia camminare fa bene!
Muoviamoci in modo intelligente
- Lo so i prezzi sono aumentati molto, ma valutate sempre in fase di studio del vostro viaggio l’utilizzo del Japan Rail Pass. Se dovete fare numerosi spostamenti tra le città rimane comunque una valida opportunità per risparmiare, specialmente i pass regionali, che non hanno subito aumenti incisivi.
- Per le tratte lunghe poi ci sono i bus notturni che hanno anche la funzione di dormitorio: quindi in un colpo solo trasporto e alloggio! (Ok, non saranno super confortevoli, ma non potete mica pretendere tutti i comfort!)
- Consiglio personale: in città, la metro e i treni locali sono molto puntuali (quindi se avete un orario non ritardate nemmeno di 1 minuto o rischiate di perderli! Poi non sempre è così, ma ne parleremo) efficienti ed economici (lasciate perdere taxi!)
Mangiamo come i locali
- I konbini (vi ricordate cosa sono vero?) propongono piatti pronti e molto altro a prezzi decisamente bassi e vi dirò di più, la qualità non è affatto male se si considera che spenderete l’equivalente di pochi euro.
- Gli izakaya sono locali perfetti per condividere piatti tipici con la vera atmosfera da local, anche in questo caso a prezzi contenuti.
- Infine potete cercare mense universitarie o ristoranti nelle stazioni che si traduce in: piatti abbondanti e ricchi di gusto, ma leggeri per le tasche!
Cultura e paesaggi gratis
- Ci sono molti templi, giardini e parchi gratuiti, ideali per visite dall’alba al tramonto e soprattutto senza spendere uno yen!
- Partecipate ai matsuri (festival tradizionali) locali per un’immersione totale nella tradizione giapponese. Ne vale la pena e non si spende nulla!
- Non perdetevi i quartieri storici come Gion (Kyoto) o Yanaka (Tokyo). Avrete a disposizione tutta la magia nipponica… gratis! (poi per tutto il resto c’è mastercard no?)
E con la lingua come si fa? Google translate può salvare la vita in diverse occasioni, ma fidatevi che anche solo un arigatou detto con il sorriso e con il cuore può aprire diverse porte.
Visto? Si può andare in Giappone anche con budget ridotto o comunque risparmiando su alcune cose per spendere poi in quello che più ci piace. Tanto alla fine la verità è una sola e ve lo posso confermare in prima persona: tornerete comunque a casa senza più uno yen. Ma ne sarà valsa la pena!