Una delle cose che mi viene chiesta più spesso da coloro che vogliono visitare per la prima volta il Giappone è: “Ma è vero che i giapponesi non sanno l’inglese?“. Di solito, per evitare di dilungarmi troppo, taglio corto dicendo che è proprio così e che quindi bisogna arrivare preparati e cercare di farsi capire a gesti. In realtà dire che i giapponesi non sappiano affatto l’inglese è falso, infatti anche in Giappone si inizia già dalle elementari a studiarlo a scuola, continuando fino alla fine delle superiori. Ma allora come mai è così difficile comunicare con loro?
I motivi sono molti e bisogna tornare indietro per risalire alle origini del problema. Lo studio dell’inglese divenne comune solo dopo la seconda guerra mondiale per imposizione degli americani, e per sopperire al bisogno improvviso di moltissimi insegnanti della materia, furono preparati velocemente docenti che non avevano mai sentito un parola d’inglese. Inoltre la preparazione fu orientata molto al lato della lettura e scrittura, visto che gli stranieri presenti in Giappone all’epoca erano pochi e l’esigenza di comunicare oralmente, per il cittadino comune, non c’era. Così iniziò a studiarsi un inglese letto da giapponesi alla giapponese, storpiandone completamente il suono; noi tanuki chiamiamo questa lingua “Japenglish“. Tale modalità di comunicazione divenne la norma, interiorizzando nella stessa lingua giapponese alcuni termini “inglesi” (si fa per dire). La cosa è talmente radicata che se un ragazzo a scuola prova ad utilizzare la vera pronuncia inglese, viene deriso dai compagni ed è possibile che venga redarguito dall’insegnante, che potrebbe non capire cosa stia dicendo lo studente.
Un altro motivo fondamentale è che la lingua giapponese appartiene ad un ceppo completamente diverso dal nostro, e lo studio di una lingua così diametralmente opposta è molto difficile. Lo sa bene chi di voi studia il giapponese, ma al contrario dell’italiano, che ha suoni per certi versi simili al giapponese, l’inglese risulta molto complicato da pronunciare. Infatti i giapponesi, ad eccezione della n, devono sempre aggiungere almeno una vocale dopo la consonante, e moltissimi suoni che esistono in inglese, sono al contrario assenti nel giapponese. Così il Japenglish è un inglese storpiato dove spesso vengono inserite vocali all’interno delle parole (ma sfortunatamente non esistono regole ben precise per trasformare l’inglese in questa bizzarra lingua e non basta aggiungere qualche vocale).
Tornando quindi alla domanda iniziale: i giapponesi sanno l’inglese? Sì, ma a modo loro. Quindi se volete comunicare in inglese con un giapponese, o ne trovate uno che abbia viaggiato molto all’estero e quindi sia più bravo della media, o altrimenti continuate a seguirci perché vi spiegheremo tutto sul Japenglish. Ne vedrete delle belle, ve l’assicuro!
PS quando si parla di inglese in Giappone, si fa riferimento all’inglese americano, che si è diffuso a causa dell’imposizione americana dopo la seconda guerra mondiale.