Sicuramente uno dei nomi del folklore giapponese più famosi e conosciuti, Ishikawa Goemon è un personaggio realmente esistito, anche se le informazioni su di lui non sono molte e le storie che si raccontano spesso sono discordanti.
Tuttavia non posso non dirvi che lui era il Robin Hood giapponese. Esattamente come l’eroe della letteratura britannica (anch’egli probabilmente ispirato a qualcuno di realmente esistito) rubava ai ricchi per dare ai poveri, insieme ad una banda di ladri che lui stesso guidava. Certo quando il personaggio è legato strettamente alla leggenda, le storie si moltiplicano, ma su quell’aspetto tutte sono abbastanza concordanti.
Questo eroico bandito nacque nel 1558, nella provincia di Iga. Tuttavia sono in molti a credere che in realtà fosse un samurai chiamato Sanada Kuranoshin, che giurò vendetta dopo aver assistito all’assassinio del padre da parte degli uomini di un altro personaggio storico importante, ovvero Toyotomi Hideyoshi (daimyō dell’era Sengoku, fondatore del clan Toyotomi). Dopo il tragico episodio Sanada si diede alla fuga assumendo quindi il nome Ishikawa Goemon. Tutte le storie riportano di come divenne proprio un bandito per combattere le ingiustizie e la tirannia di Toyotomi.
Da qui verità e mito si fondono e molti episodi pare siano stati tramandati e costruiti appositamente per rendere la figura di Goemon ancora più nobile ed eroica. Quello più famoso però narra di come Goemon provò ad intrufolarsi nel castello di Toyotomi. A quanto pare però il daimyō era in possesso di un potente incensiere magico, che suonava non appena qualsiasi estraneo avesse provato ad entrare. Ishikawa così venne scoperto e catturato.
La sua fine fu tragica e terribile; insieme alla sua famiglia venne immerso in un enorme calderone pieno di olio bollente. La leggenda però narra di come con grande coraggio, volontà e forza d’animo, l’uomo riuscì a salvare almeno il figlio, tenendolo sollevato sopra la testa fino al momento del suo ultimo respiro. A proposito di questo eroico atto, a tutti i fan di One Piece non ricorda qualcosa? Andate a riprendere l’arco di Wano…
Indubbiamente una vita difficile e dura la sua, ma costellata da grande popolarità, specialmente tra la popolazione più povera e debole di cui lui si era eretto paladino. Oggi sono molte le opere che lo rappresentano e vanno dal teatro Kabuki, sino ad arrivare all’animazione. Vi sorprenderà sapere infatti che Goemon (o meglio Goemon tredicesimo) di Lupin III è proprio un discendente di Ishikawa. Quasi dimenticavo, per dovere di cronaca: la pronuncia del suo nome non è “Ghemon” ma “Go-e-mon”!